Nuovo schema retributivo per il commercio

Dopo tre anni di negoziazione le parti sociali hanno concordato uno schema retributivo nuovo e moderno per i circa 400.000 impiegati del settore commercio al dettaglio, all’ingrosso e di autoveicoli.
Il nuovo contratto collettivo del commercio prevede soprattutto una curva di stipendio appiattita con una retribuzione d’entrata più alta, una classificazione salariale più semplice e inoltre dei miglioramenti per le donne.
Il nuovo piano retributivo si applica a decorrere dall’1 dicembre 2017.
Una comunicazione dettagliata emessa dalle parti sociali è allegata.

Quando bisogna adeguarsi?
Non è necessario adeguarsi immediatamente, si ha un termine massimo di quattro anni ovvero entro il mese di dicembre 2021. L’adeguamento avverrà per stadi e coinvolgerà tutto il personale, nessun dipendente dovrà essere svantaggiato rispetto l’attuale posizione.
In presenza di un’impresa neocostituita, di nuova licenza commerciale o in generale di applicazione iniziale del contratto collettivo del commercio il nuovo schema retributivo sarà di immediata applicazione.

Quanto è alto lo stipendio base?

La retribuzione base per dipendenti qualificati ammonta ad EURO 1.600 lordo mensili (prima EURO 1.546). Ai dipendenti più anziani sono riconosciuti meno periodi di servizio per renderli più attrattivi e sostenibili per il mercato del lavoro.
C’è un grande cambiamento che si riferisce alle categorie professionali ossia alle tabelle degli stipendi. Le parti sociali hanno raggiunto un accordo su otto categorie diverse: i lavoratori ausiliari nei gruppi A e B, le attività classiche di vendita con o senza esercitazione di funzioni direttive (gruppi C fino F) e il livello di amministrazione (gruppi G e H).
Queste nuove tabelle delle retribuzioni sostituiscono le formulazioni finora imprecise come per esempio le attività "facili" o "difficili", che sono elencati di fatto nelle più di cinquanta categorie professionali.
Il nuovo contratto collettivo del commercio da un buon esempio sociale per il riconoscimento totale del periodo di maternità fino a 22 mesi per bambino, se il periodo comincia l’1 dicembre 2017.

Ci sono delle disposizioni transitorie?

Per le aziende che si adeguano tra l’1 dicembre 2017 e il 30 novembre 2019, si applicano dei regimi particolari a favore di un passaggio graduale, se la differenza tra il nuovo stipendio minimo e il vecchio stipendio base ammonta a più di EUR 65,00 al mese. In questo caso l’adattamento può procedere per tappe.

A chi saranno comunicate queste informazioni?
Il personale deve essere informato sul cambiamento con almeno tre mesi di anticipo. Se si occupano costantemente più di dieci dipendenti, la data decisiva del passaggio deve inoltre essere comunicata alle parti che hanno stipulato contratto collettivo di lavoro (WKO@BSH.at o handel@gpa-djp.at). Nelle imprese con consiglio sindacale (Betriebsrat) la data decisiva deve essere fissata mediante un accordo aziendale, per cui non esiste un calendario specifico. Le parti sociali semplicemente invitano, che l’accordo debba essere realizzato in modo che le parti sociali possano essere informate con tre mesi in anticipo.

Passaggio al nuovo schema retributivo nell’anno 2018?
Se si desidera passare al nuovo schema retributivo per esempio già in gennaio 2018, ai dipendenti nelle aziende senza consiglio sindacale deve pervenire una comunicazione dell’azienda con tre mesi in anticipo – quindi fino al 30 settembre 2017. Generalmente si propone di fissare una data decisiva all’inizio dell’anno, tanto che in gennaio sono pubblicati anche gli adeguamenti delle retribuzioni nel contratto collettivo del commercio. Quattro settimane prima della data decisiva per il passaggio ogni dipendente deve ricevere una nuova scheda di servizio (Dienstzettel) con i dati seguenti:
  1. data decisiva del passaggio al nuovo schema retributivo
  2. inquadramento nel nuovo gruppo di dipendenti
  3. anno di impiego del gruppo
  4. ammontare dello stipendio minimo ed eventualmente dell’importo connesso all’adeguamento
Per importo connesso all’adeguamento s’intende la differenza tra il nuovo stipendio minimo del quinto livello (a partire del tredicesimo anno) contenuto nel contratto collettivo e il vecchio stipendio minimo secondo il contratto collettivo precedente.

Un campione al riguardo si trova su www.derhandel.at.

Vi assisteremo volentieri alla riclassificazione dei Vostri dipendenti prendendo in considerazione gli imputabili periodi precedenti di servizio, inoltre aiuteremo a rispettare le prescrizioni che riguardano la classifica rivista e a redigere una lettera informativa e una nuova scheda di servizio.

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compilato il 2.11.2017
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