Coronavirus (COVID-19) – "Cassa integrazione austriaca" fase 3 per i periodi a partire dal 1° ottobre 2020 – KUA 3

Il 28 settembre il governo e le parti sociali hanno concordato i dettagli della Fase 3 del lavoro a orario ridotto ovvero la cassa integrazione specifica per la crisi COVID (KUA 3). Le linee guida per il lavoro a orario ridotto sono già state aggiornate e sono stati pubblicati anche i nuovi accordi tra le parti sociali. Potete accedere ai documenti qui.

Una richiesta per KUA 3 è possibile a partire da adesso tramite il Vostro conto elettronico eAMS. E' possibile accedere qui alle relative informazioni ed ai relativi documenti. Tra il 2 ottobre 2020 e il 2 novembre 2020 è possibile presentare la domanda con effetto retroattivo al 1° ottobre 2020. Dopodiché la richiesta deve essere presentata prima dell’inizio del periodo di lavoro a orario ridotto.

Di seguito Vi informeremo sulle novità più importanti rispetto alle fasi 1 e 2 e sui dettagli di maggiore rilevanza.

Durata della fase 3 del lavoro a orario ridotto - KUA 3
Il KUA 3 può essere utilizzato per un massimo di sei mesi con inizio dal 1° ottobre 2020. Al momento della presentazione di una richiesta può essere richiesto un periodo più breve, che può essere prolungato immediatamente dopo, se i requisiti sono ancora soddisfatti. In ogni caso il KUA 3 termina al più tardi il 31 marzo 2021.

Prova estesa delle difficoltà economiche in caso di più di 5 dipendenti in cassa integrazione

Come in precedenza, le imprese che richiedono un lavoro a orario ridotto devono spiegare in modo plausibile le circostanze che hanno portato alle difficoltà economiche (COVID-19). Per la presentazione è ora disponibile l’allegato 1 all'accordo tra le parti sociali, nel quale si chiede in particolare l'approvazione di altri sussidi, lo sviluppo del fatturato prima del lavoro a orario ridotto e una previsione per il periodo di cassa integrazione richiesto.

Una novità è che le aziende intenzionate ad avvalersi del lavoro a orario ridotto per più di 5 dipendenti devono avere le dichiarazioni sulle difficoltà economiche confermate da consulenti fiscali (Steuerberater), revisori dei conti (Wirtschaftsprüfer) o contabili (Bilanzbuchhalter).

Garanzia netta, importo del sussidio, perdita di ore lavorate
Le regole sui tassi di sostituzione (garanzia netta) per il personale e l’importo del sussidio (spese di personale rimborsate alle imprese) rimangono invariate. Non appena la retribuzione lorda concordata nel contratto di lavoro per l'orario di lavoro effettivo è superiore alla retribuzione lorda risultante dal tasso di sostituzione netto, la retribuzione lorda per l'orario di lavoro effettivamente lavorato è dovuta in quel mese (così è stato anche nella fase 2). Gli aumenti salariali (aumenti da contratto collettivo, salti biennali) saranno presi in considerazione in futuro per il calcolo della retribuzione durante il lavoro a orario ridotto.
In media, durante il periodo di lavoro a orario ridotto, si deve lavorare tra il 30% e l'80% (cioè la perdita può essere compresa tra il 70% e il 20%). Per le aziende particolarmente colpite (ad esempio gli alberghi cittadini) può essere approvata una maggiore riduzione dell'orario di lavoro. Il datore di lavoro deve giustificarlo nell'allegato 2 dell'accordo tra le parti sociali. Nell'ambito del periodo di lavoro a orario ridotto, sono consentiti periodi di assenza fino al 100%.

Formazione durante i tempi di inattività
Il tempo perso a causa di un lavoro a tempo ridotto è generalmente considerato come tempo libero. Le ore di lavoro perse possono essere utilizzate anche per la formazione professionale. I dipendenti sono obbligati a completare qualsiasi formazione o perfezionamento professionale offerto dal datore di lavoro. I costi sono sovvenzionati dall'AMS. I periodi di formazione professionale sono considerati ore di lavoro ai sensi del diritto del lavoro, ma come ore perdute ai sensi della legge sui sussidi. Pertanto non contano per il raggiungimento del tempo di lavoro minimo del 30%.

Lavoro a orario ridotto per gli apprendisti
Il lavoro a orario ridotto per gli apprendisti è possibile solo se la formazione è garantita. Almeno il 50% del tempo di lavoro perso durante il periodo KUA deve essere utilizzato per la formazione e le misure relative al lavoro. Se l'orario di lavoro nel periodo KUA è inferiore all'80%, il rapporto di attuazione alla fine del KUA deve indicare quali misure sono state adottate per ogni apprendista e in che misura.

Riduzione delle vacanze

Le imprese devono fare un serio sforzo per ridurre il numero di giorni ferie non consumate. Nel caso in cui le vecchie ferie e i crediti di tempo per straordinari siano già stati ridotti, i dipendenti dovrebbero consumare, per quanto possibile, una settimana delle loro ferie attuali entro il periodo di lavoro a orario ridotto, a condizione che abbiano tali ferie o crediti di tempo per straordinari.
 
compilato il 29.9.2020
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